“Welcome to the N.H.K”: storia di un hikikomori

Welcome to the NHK

Welcome to the N.H.K

Welcome to the N.H.K

Titolo Originale: NHKにようこそ! ( NHK ni yokouso!)

Titolo Tradotto:Benvenuti alla NHK

Anno:2006

Genere:Commedia, Drammatico, Psicologico

Episodi:24

Stato:Completo

La trama

 Tratto dal romanzo di Tatsuhiko Takimoto, Welcome to the NHK segue le vicende di Tatsuhiro Sato, un 22enne hikikomori che vive recluso in un piccolo appartamento nel sobborgo di Tokyo da 4 anni. Sato non esce praticamente mai, se non di sera inoltrata per soddisfare i suoi bisogni alimentari. Passa la maggior parte della giornata a dormire e vive grazie all’assegno mensile che i suoi genitori gli mandano credendolo ancora all’università. Un giorno, entrerà nella sua vita una ragazza di nome Misaki Nakahara, che si offre di aiutarlo per fuggire dalla sua condizione di recluso sociale. Ci riuscirà?

Welcome to the N.H.K: Il problema degli kikikomori

Mi sono ritrovata ad approcciarmi a questo anime nel momento in cui ho scelto l’argomento della mia tesi di laurea. Gli hikikomori raffigurano uno spaccato molto realistico all’interno della società giapponese che oggi, insieme al suicidio, rappresentano le problematiche che questo paese non riesce ancora a debellare. Welcome to the NHK riesce a scavare molto bene all’interno della mentalità di un hikikomori. Lo fa unendo anche degli elementi comici che riescono a far fluire bene il tutto senza farlo sembrare un anime eccessivamente troppo pesante. Mi ha colpita la rappresentazione di un ampio ventaglio di quello che è il lato oscuro della società nipponica: abbiamo la depressa che ha lasciato la scuola e con un passato difficile alle spalle, il nerd/otaku che non ha diritto di scegliere il proprio futuro dovendo percorrere la strada scelta dai genitori e l’insoddisfatta lavorativa che medita il suicidio. 

Fai del tuo meglio per non morire

L’anime segue molto bene quello che è il filo logico dell’autore della novel: fai del tuo meglio per non morire.

Per quanto disperata sia la situazione dei protagonisti non vuol dire che non sia senza speranza, un cercare di fare continuamente un passo avanti per andare oltre se stessi. 

Dal punto di vista tecnico presenta inoltre dei disegni molto semplici ma che ben si sposano con la serie. Le animazioni non sono eccezionali ma riescono a rendere accettabili le varie scene. La stessa colonna sonora è molto carina, una sonorità che riesce a portare indietro nel tempo. 

Questo anime lo consiglio a tutti coloro che vogliono andare oltre i combattimenti per il bene dell’umanità, maghette dalla scintillanti trasformazioni e temi d’amore tra i banchi di scuola. Uno spaccato quotidiano che serve, un aprire gli occhi necessario per immergersi e capire una società che sembra facile ma che di facile ha ben poco. 

di Deborah Praticò

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