Sullo sfondo di un borgo del Sud, si incrociano storie di inganni, amori, menzogne e verità.
Mongrassano è un piccolo paese del Mezzogiorno (realmente esistente), all’interno del quale si muovono personaggi che, apparentemente statici nella loro quotidianità, cercano di uscire dal loro status, per cercare se stessi altrove, cambiando una vita dapprima chiusa in se stessa.
La chiave di volta diventa scegliere, guardare oltre. Così come un palindromo, per il quale, se si perde una lettera, tutto è in discussione, anche nella vita reale, se qualcosa si spezza, si rompe l’incantesimo. Questo determina un cambiamento nei personaggi narrati, con delle scelte diverse da prendere. Qualcuno si abbandonerà all’ineluttabilità del caso, altri giocheranno col proprio destino, altri ancore decideranno di lottare con se stessi. Tutti alla ricerca di un equilibrio interiore.
Ciò che viene apprezzato in questo romanzo è certamente la capacità di saper creare un affresco degli abitanti di una piccola comunità, quasi una commedia umana mediterranea, in cui ciò che risalta è la fragilità delle relazioni umane. In questa ultima opera, edita da Ferrari, Marcostefano Gallo fa davvero il salto di qualità, raggiungendo ormai una maturità letteraria che fa ben sperare per la narrativa italiana, e più in particolare per gli scrittori calabresi, i quali stanno vivendo negli ultimi anni una Nouvelle vague.
Da ultimo va segnalato il suo stile, molto cinematografico, motivo per cui si potrebbe suggerire un’eventuale trasposizione sul grande schermo.
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